Ieri con un amico stavo riflettendo se la filantropia esiste realmente o se e' una mera attitudine per soddisfare il nostro ego.
Filantropia, etimologicamente indica un sentimento di amore (in greco φιλία, filìa) nei confronti degli esseri umani (in greco ἄνϑρωπος, ànthropos). Nell'uso corrente un filantropo è una persona generosa che fa attività di beneficenza.
Bisogna domandarsi se questi gesti di bontà, non vengano fatti unicamente per soddisfare un nostro bisogno interiore. L'aspettarsi riconoscenza pone il tutto in chiave egoistica.
Mi spiego meglio. Un filantropo non dovrebbe aspettarsi nulla in cambio ma gioire del gesto di per se. Essere contento per il gesto e non essere contento perché l'altra persona ti è riconoscente.
Quante volte molte persone fanno beneficenza e rimarcano il fatto che l'hanno fatta per sentirsi ammirati o che altro.
Apprezzo molto di più, la beneficenza effettuata in anonimato.
Penso, che come diceva il Buddha, non bisogna aspettarsi nulla. Bisogna fare (amare) senza nessuna aspettativa. Facile a dirsi, difficile a farsi. :)
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1 commento:
La ringrazio per Blog intiresny
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