sabato 14 giugno 2008

Felicità

"L'uomo è sempre alla ricerca della felicità. Questo non è soltanto un suo diritto, ma anche l'impulso più profondo che lo porta ad agire. Tuttavia le vie intraprese sono in gran parte molto inadatte a portare al successo. L'uomo cerca qualcosa che chiama felicità, senza avere un'idea precisa di cosa sia in realtà questa felicità. Si finisce con l'identificare certe cose del mondo esterno con questo desiderato senso di felicità e si ritiene che si sarebbe felici se si potesse entrare in possesso di queste cose.

Comincia ora una caccia interminabile e senza senso. Perché ogni volta che si è raggiunto l'oggetto dei desideri, questo si rivela incapace di dare la desiderata felicità. Chi ha fame, pensa che sarebbe l'uomo più felice di questo mondo se potesse avere tanto da saziarsi. Se arriva ad avere il cibo, comincia a pensare che potrebbe essere completamente felice solo se avesse anche una casa. Entrato in possesso della casa, ne vuole una più grande, tutta sua, col giardino. Arriva ad averli, e ora desidera fama e riconoscimento. Una volta che ha conseguito anche questi, purtroppo viene colpito da una malattia cronica che gli impedisce di essere felice. Curata la malattia, si sente solo e ha bisogno <<>> di persone intorno a sé, per essere felice. Fortunatamente la morte lo libera provvisoriamente da questa faticosa caccia alla felicità.

L'errore sta nel convincimento che la felicità dipenda da cose esterne. Non ci si accorge che le cose del mondo esterno sono piene di fascino solo finché non si possiedono. La felicità non può essere ottenuta inseguendola, non la si può possedere. Felice si può soltanto esserlo. La felicità è uno stato di coscienza, una condizione dell'anima. La felicità è del tutto indipendente dal mondo esterno. La felicità nasce là dove l'uomo riesce ad essere in armonia col mondo. La felicità nasce quando l'uomo diventa consapevole dei suoi compiti e capisce quale grazia sia poter servire.

Il dolore è il polo opposto di felicità, e quindi in fondo è la stessa cosa. Il dolore, per fortuna dell'uomo, fa si che questi non percorra continuamente strade sbagliate. Il dolore fa si che l'uomo non smetta mai di cercare, impedisce la stasi. Il dolore è sempre una via indiretta, ma sempre comunque una via.

Thorwald Dethlefsen
(Il destino come scelta).


2 commenti:

Grissino ha detto...

Felicitá prima di tutto é la SALUTE e poi, dai, diciamocelo, gli amici / la ragazza / la famiglia peró anche le cose belle che ci circondano.
:-P

Anonimo ha detto...

La salute è in stretta correlazione con lo stato di felicità ........almeno cosi afferma Thorwald Dethlefsen