La vicenda di Terzigno e l'emergenza rifiuti in Campania segnalano una crisi profonda del sistema politico italiano e dei livelli di democrazia? Ospiti di Michele Santoro il sottosegretario Guido Bertolaso, il viceministro della Lega Nord Roberto Castelli, il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, il giornalista di Repubblica Antonello Caporale e l'Eurodeputata Judith Merkies.
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venerdì 29 ottobre 2010
lunedì 25 ottobre 2010
Report 24 Ottobre 2010 - Conti e Sconti
Report Conti e sconti 24 10 2010 Com'è andata a finire.Aggiornamento del 16 05 2010
Cos'è cambiato sul lido di Ostia dopo l'inchiesta del maggio scorso? Andiamo a vedere qual è stata la sorte degli stabilimenti: sono stati chiusi o hanno continuato ad operare con metodi diversi? Siamo andati anche in Spagna, a Formentera, per vedere come funzionano le cose...
di Emilio Casalini.
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Cos'è cambiato sul lido di Ostia dopo l'inchiesta del maggio scorso? Andiamo a vedere qual è stata la sorte degli stabilimenti: sono stati chiusi o hanno continuato ad operare con metodi diversi? Siamo andati anche in Spagna, a Formentera, per vedere come funzionano le cose...
di Emilio Casalini.
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sabato 23 ottobre 2010
Annozero 21 Ottobre 2010 - Il sasso in bocca
"Sono i contenuti delle trasmissioni a fare paura. Ma su questi non siamo disposti a trattare. Sono la nostra libertà" così Roberto Saviano commenta le polemiche intorno alla messa in onda del programma Vieni via con me.
Ma chi dovrebbe avere paura dei contenuti di questi programmi?
In collegamento da Berlino Roberto Saviano sarà ospite di Michele Santoro insieme al direttore dell'Unità Concita De Gregorio, il direttore di Libero Maurizio Belpietro, il direttore del Tg La7 Enrico Mentana e il giornalista e vicedirettore di RaiDue Gianluigi Paragone
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Ma chi dovrebbe avere paura dei contenuti di questi programmi?
In collegamento da Berlino Roberto Saviano sarà ospite di Michele Santoro insieme al direttore dell'Unità Concita De Gregorio, il direttore di Libero Maurizio Belpietro, il direttore del Tg La7 Enrico Mentana e il giornalista e vicedirettore di RaiDue Gianluigi Paragone
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giovedì 21 ottobre 2010
Ballarò 19 Ottobre 2010 - Italia Strabica
Si parla anche dei temi sollevati dalla puntata di report del 17 Ottobre 2010. Le case di Berlusconi ad Anitgua.
L'Italia strabica: un occhio ai lavoratori in piazza e ad una finanziaria aggressiva contestata dagli stessi ministri, un occhio alla lottizzazione di Antigua. Tra fatti pubblici e fatti privati Ballarò cerca di capire chi ci guadagna dagli uni e chi dagli altri.
Tra gli ospiti di Giovanni Floris, il ministro ai beni e attività culturali Sandro Bondi,giurista Stefano Rodotà, il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, il vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini, l'imprenditrice Luisa Todini, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.
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L'Italia strabica: un occhio ai lavoratori in piazza e ad una finanziaria aggressiva contestata dagli stessi ministri, un occhio alla lottizzazione di Antigua. Tra fatti pubblici e fatti privati Ballarò cerca di capire chi ci guadagna dagli uni e chi dagli altri.
Tra gli ospiti di Giovanni Floris, il ministro ai beni e attività culturali Sandro Bondi,giurista Stefano Rodotà, il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, il vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini, l'imprenditrice Luisa Todini, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.
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martedì 19 ottobre 2010
Puntata Integrale REPORT 2010 Ottobre 17 COSÌ FAN TUTTI
Visto il clamore che questa puntata sta creando l'ho messa online per facilitare la visione anche alle persone all'estero.
Ecco qui la puntata:
di Giovanna Boursier
I consigli di amministrazione hanno il compito di vigilare e verificare la gestione delle aziende. Tutte le società, pubbliche e private, ne hanno uno e dovrebbero essere formati da persone indipendenti, per garantire trasparenza nelle decisioni che assumono.
Invece accade che i consiglieri di amministrazione assommino incarichi, e alle volte in conflitto di interesse. Per esempio c'è chi siede nel Cda di una o più banche e contemporaneamente nel Cda di una o più imprese che alle banche chiedono credito. La norma dice: quando si deve decidere, il consigliere in conflitto esce e non vota. Ma è sufficiente?
Per capire meglio abbiamo intervistato Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit, consigliere di Mediobanca, presidente di Adr, Aeroporti di Roma e dell'Aiscat, l'associazione delle concessionarie autostradali.
Giovanna Boursier è anche andata a vedere cosa succede all'ACI, ente pubblico senza scopo di lucro, costituito su base associativa. Gestisce servizi per lo Stato, come il Pra, pubblico registro automobilistico. Ha 1mln e 57mila soci, che possono associarsi nei 106 Automobil Club federati all'Aci centrale. Ha anche una galassia di società partecipate o controllate. Quello di Milano, per esempio, controlla la Sias, la società che gestisce l'Autodromo e il Gran Premio di Monza. E a Milano, a febbraio, il ministro del turismo, Michela Brambilla, vigilante su Aci, ha nominato un commissario, Massimiliano Ermolli, figlio di Bruno Ermolli. Il commissario Ermolli si è candidato e a luglio è stato eletto nel nuovo Consiglio Direttivo dell'Automobil Club Milano. Con lui sono stati eletti anche il figlio del Ministro La Russa, Antonino, detto Geronimo, e il fidanzato della ministra Michela Brambilla, Eros Maggioni.
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lunedì 18 ottobre 2010
Invalido miracolato dal Palermo. Guardando la partita si alza dalla sedia a rotelle.
L'altro giorno mi arriva per posta questo video:
In prima istanza mi sono messo a ridere. Alla fine se uno si finge invalido per vedere una partita di calcio lo posso accettare.
Il problema e' che questo e' un atteggiamento consueto in Italia e non si limita solo alle partite di calcio.
Da Nord a Sud ci sono presunti invalidi che rubano letteralmente la pensione a chi veramente ne ha bisogno.
Questo mi fa arrabbiare.
In prima istanza mi sono messo a ridere. Alla fine se uno si finge invalido per vedere una partita di calcio lo posso accettare.
Il problema e' che questo e' un atteggiamento consueto in Italia e non si limita solo alle partite di calcio.
Da Nord a Sud ci sono presunti invalidi che rubano letteralmente la pensione a chi veramente ne ha bisogno.
Questo mi fa arrabbiare.
domenica 17 ottobre 2010
Barzelletta: Il concertista milanese e quello napoletano
Due concertisti, uno milanese e l'altro napoletano, si incontrano nella
sala da thé di un noto ristorante.
Il milanese racconta al napoletano:
Il napoletano risponde:
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sala da thé di un noto ristorante.
Il milanese racconta al napoletano:
Ieri sera ho tenuto un concerto alla Scala, appena ho finito di suonare
l'ultima nota, c'è stata un'ovazione generale, lanci di fiori sul palco,
applausi, standing ovation..........
Quello che mi ha fatto più piacere è che il sindaco Moratti è salita sul
palco, mi ha stretto la mano e mi ha detto:
"Complimenti Lei ci ha commosso! Persino la Madonnina ha pianto!"
Il napoletano risponde:
"Anch'io ho tenuto un concerto ieri sera in Vaticano, appena ho finito di
suonare l'ultima nota, solita ovazione, lancio di fiori, applausi,
standing
ovation..........
Ma quello che mi ha stupito è che si è aperta la porta In fondo ed è
entrato Gesù, è salito sul palco, mi ha stretto la mano e ha detto:
"Complimenti! Tu si ca suone bbuono! No comme a chillu strunz 'e milanese
ca' fatt' chiagnere a mammà!"
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sabato 16 ottobre 2010
Annozero 14 Ottobre 2010 - Scherzi a Parte Santoro chiede aiuto ai telespettatori
Ultima puntata prima della sospensione di Santoro per 10 giorni.
Nella prima parte di Annozero chiede aiuto ai telespettatori per provare che ad il pubblico piace Annozero.
Di seguito la puntata.
Annozero 14 10 2010 Scherzi a parte
Perché la parola crisi è diventata impronunciabile in Italia? Perché la televisione non mette in scena la crisi? La vicenda Giornale-Marcegaglia è un episodio di una guerra mediatica per cancellare la crisi? La politica, paralizzata dagli scontri interni, non sembra in grado di dare risposte concrete ad un Paese in cui la crisi economica morde ancora, gli imprenditori soffrono, il mercato del lavoro è fermo e la disoccupazione giovanile in drammatico aumento.
Ospiti in studio: il leader del Pd Pierluigi Bersani, il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani, il direttore del Sole24ore Gianni Riotta e il giornalista del Giornale Stefano Zurlo.
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Di seguito la puntata.
Annozero 14 10 2010 Scherzi a parte
Perché la parola crisi è diventata impronunciabile in Italia? Perché la televisione non mette in scena la crisi? La vicenda Giornale-Marcegaglia è un episodio di una guerra mediatica per cancellare la crisi? La politica, paralizzata dagli scontri interni, non sembra in grado di dare risposte concrete ad un Paese in cui la crisi economica morde ancora, gli imprenditori soffrono, il mercato del lavoro è fermo e la disoccupazione giovanile in drammatico aumento.
Ospiti in studio: il leader del Pd Pierluigi Bersani, il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani, il direttore del Sole24ore Gianni Riotta e il giornalista del Giornale Stefano Zurlo.
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giovedì 14 ottobre 2010
Ballarò 12 Ottobre 2010 - Dare Speranza al futuro
Dare speranza al futuro La politica, i veleni e la necessità di dare speranza al futuro del paese. Politici, giornalisti, industriali, sindacati: il meglio e il peggio che sta dando l'Italia nei vari campi della vita pubblica sono i temi della puntata di Ballarò. Tra gli ospiti di Giovanni Floris Ignazio Marino pd,il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, il direttore generale di Confindustria Giampaolo Galli, il filosofo Dario Antiseri, il vicedirettore del Giornale Nicola Porro, la direttrice dell'Unità Concita De Gregorio.
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mercoledì 13 ottobre 2010
I precari possono dire addio alla pensione
Dopo il post sulla pensione dei parlamentari ho scoperto, grazie a contintasca.blogosfere.it , che i precari versano i contributi previdenziali per coprire le pensione degli altri lavoratori.
Qui di seguito riporto il post di contintasca.blogsfere.it anche per far diffondere il piu' possibile questa notizia.
La notizia è arrivata e conferma la peggiore delle ipotesi. Rimarrà sotto traccia per ovvi motivi, anche se in Rete possiamo farla circolare. Se siete precari sappiate che non riceverete la pensione. I contributi che state versando servono soltanto a pagare chi la pensione ce l'ha garantita. Perché l'Inps debba nascondere questa verità è evidente: per evitare la rivolta. Ad affermarlo non sono degli analisti rivoluzionari e di sinistra ma lo stesso presidente dell'istituto di previdenza, Antonio Mastrapasqua che, come scrive Agoravox, ha finalmente risposto a chi gli chiedeva perché l'INPS non fornisce ai precari la simulazione della loro pensione futura come fa con gli altri lavoratori: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale".
Intrage scrive che l'annuncio è stato dato nel corso di un convegno: la notizia principale sarebbe dovuta essere quella che l'Inps invierà, la prossima settimana, circa 4 milioni di lettere ai parasubordinati, dopo quelle spedite a luglio ai lavoratori dipendenti, per spiegare come consultare on line la posizione previdenziale personale. Per verificare, cioè, i contributi che risultano versati.
La seconda notizia è che non sarà possibile, per il lavoratore parasubordinato, simulare sullo stesso sito quella che dovrebbe essere la sua pensione, come invece possono già fare i lavoratori dipendenti. Il motivo di questa differenza pare sia stato spiegato da Mastrapasqua proprio con quella battuta. Per dire, in altre parole, che se i vari collaboratori, consulenti, lavoratori a progetto, co.co.co., iscritti alla gestione separata Inps, cioè i parasubordinati, venissero a conoscenza della verità, potrebbero arrabbiarsi sul serio. E la verità è che col sistema contributivo, i trattamenti maturati da collaboratori e consulenti spesso non arrivano alla pensione minima.
I precari, i lavoratori parasubordinati come si chiamano per l'INPS gli "imprenditori di loro stessi" creati dalle politiche neoliberiste, non avranno la pensione. Pagano contributi inutilmente o meglio: li pagano perché l'INPS possa pagare la pensione a chi la maturerà. Per i parasubordinati la pensione non arriverà alla minima, nemmeno se il parasubordinato riuscirà, nella sua carriera lavorativa, a non perdere neppure un anno di contribuzione.
L'unico sistema che l'INPS ha trovato per affrontare l'amara verità, è stato quello di nascondere ai lavoratori che nel loro futuro la pensione non ci sarà, sperando che se ne accorgano il più tardi possibile e che facciano meno casino possibile.
Quindi paghiamo i nostri contributi che non rivedremo sotto forma di pensione. Se reagiamo adesso, forse, abbiamo ancora la speranza di una pensione minima.
Post correlati:
- Ridurre la pensione ai parlamentari ? Voti Contrari 498 su 52
- Puntante di AnnoZero
- Puntante su Ballaro'
Qui di seguito riporto il post di contintasca.blogsfere.it anche per far diffondere il piu' possibile questa notizia.
La notizia è arrivata e conferma la peggiore delle ipotesi. Rimarrà sotto traccia per ovvi motivi, anche se in Rete possiamo farla circolare. Se siete precari sappiate che non riceverete la pensione. I contributi che state versando servono soltanto a pagare chi la pensione ce l'ha garantita. Perché l'Inps debba nascondere questa verità è evidente: per evitare la rivolta. Ad affermarlo non sono degli analisti rivoluzionari e di sinistra ma lo stesso presidente dell'istituto di previdenza, Antonio Mastrapasqua che, come scrive Agoravox, ha finalmente risposto a chi gli chiedeva perché l'INPS non fornisce ai precari la simulazione della loro pensione futura come fa con gli altri lavoratori: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale".
Intrage scrive che l'annuncio è stato dato nel corso di un convegno: la notizia principale sarebbe dovuta essere quella che l'Inps invierà, la prossima settimana, circa 4 milioni di lettere ai parasubordinati, dopo quelle spedite a luglio ai lavoratori dipendenti, per spiegare come consultare on line la posizione previdenziale personale. Per verificare, cioè, i contributi che risultano versati.
La seconda notizia è che non sarà possibile, per il lavoratore parasubordinato, simulare sullo stesso sito quella che dovrebbe essere la sua pensione, come invece possono già fare i lavoratori dipendenti. Il motivo di questa differenza pare sia stato spiegato da Mastrapasqua proprio con quella battuta. Per dire, in altre parole, che se i vari collaboratori, consulenti, lavoratori a progetto, co.co.co., iscritti alla gestione separata Inps, cioè i parasubordinati, venissero a conoscenza della verità, potrebbero arrabbiarsi sul serio. E la verità è che col sistema contributivo, i trattamenti maturati da collaboratori e consulenti spesso non arrivano alla pensione minima.
I precari, i lavoratori parasubordinati come si chiamano per l'INPS gli "imprenditori di loro stessi" creati dalle politiche neoliberiste, non avranno la pensione. Pagano contributi inutilmente o meglio: li pagano perché l'INPS possa pagare la pensione a chi la maturerà. Per i parasubordinati la pensione non arriverà alla minima, nemmeno se il parasubordinato riuscirà, nella sua carriera lavorativa, a non perdere neppure un anno di contribuzione.
L'unico sistema che l'INPS ha trovato per affrontare l'amara verità, è stato quello di nascondere ai lavoratori che nel loro futuro la pensione non ci sarà, sperando che se ne accorgano il più tardi possibile e che facciano meno casino possibile.
Quindi paghiamo i nostri contributi che non rivedremo sotto forma di pensione. Se reagiamo adesso, forse, abbiamo ancora la speranza di una pensione minima.
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venerdì 8 ottobre 2010
Annozero 7 Ottobre 2010 - Non Solo Odio
L'attacco del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ai magistrati e la nascita del primo embrione del nuovo partito di Gianfranco Fini creano uno scenario politico nuovo che rende inevitabile il voto? L'invito ad abbassare i toni è un appello alla responsabilità o rappresenta un tentativo di nascondere la gravità della crisi di un intero sistema politico? L'attentato al direttore di Libero Maurizio Belpietro indica una ripresa della strategia della tensione? E in questo quadro, che significato assume l'intimidazione al Procuratore Capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone?
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mercoledì 6 ottobre 2010
Ballarò 5 Ottobre 2010 - I veri interessi del Paese
BALLARò 5 10 2010 I veri interessi del Paese
Il Governo ha incassato la fiducia ma l'aria è già quella della campagna elettorale.
Magistratura e nuovi partiti sono i temi caldi. Ma sono quelli importanti per il Paese? E Berlusconi vuole governare o punta alle elezioni?
Ospiti di Giovanni Floris, tra gli altri, il presidente dell'IdV Antonio Di Pietro, il ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla il sindaco di Firenze Matteo Renzi, la deputata finiana e direttrice del "Secolo" Flavia Perina, il direttore di "Libero" Maurizio Belpietro, la giornalista Lucia Annunziata, l'economista Irene Tinagli.
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Il Governo ha incassato la fiducia ma l'aria è già quella della campagna elettorale.
Magistratura e nuovi partiti sono i temi caldi. Ma sono quelli importanti per il Paese? E Berlusconi vuole governare o punta alle elezioni?
Ospiti di Giovanni Floris, tra gli altri, il presidente dell'IdV Antonio Di Pietro, il ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla il sindaco di Firenze Matteo Renzi, la deputata finiana e direttrice del "Secolo" Flavia Perina, il direttore di "Libero" Maurizio Belpietro, la giornalista Lucia Annunziata, l'economista Irene Tinagli.
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Ridurre la pensione ai parlamentari ? Voti Contrari 498 su 525
Questa mattina ascoltando radio 24 ho scoperto che Antonio Borghesi il 21 Settembre 2010 ha presentato una mozione per ridurre la pensione ai parlamentari, o meglio per rapportarla alla pensione di tutti gli altri lavoratori italiani.
Prima di tutto guardiamo come e' andata la votazione:
E quando mai si e' vista una maggioranza cosi schiacciante.
Riporto qui di seguito il video e la trascrizione scritta di quello che e' stato detto.
La cosa che mi lascia perplesso che questa notizia e' passata in sordina, i giornali - se pubblicata - l'hanno inserita tra la Rubrica L'idraulico che c'e' in te e La relativita' ristretta come quando e perche'.
Prima di tutto guardiamo come e' andata la votazione:
(Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498).
E quando mai si e' vista una maggioranza cosi schiacciante.
Riporto qui di seguito il video e la trascrizione scritta di quello che e' stato detto.
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro dell'ordine del giorno Borghesi n. 9/Doc. VIII, n. 6/5, formulato dal Collegio dei questori.
ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, noi non possiamo ritirare quest'ordine del giorno, perché crediamo che su questo punto sia necessario intervenire.
L'abbiamo inserito nella contromanovra alla manovra economica del Governo, che è stata trasformata in un progetto di legge che qui non abbiamo potuto poi votare perché il Governo ha posto la questione di fiducia, ma riteniamo che questo sia un tema al quale i cittadini sono giustamente sensibili. Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l'idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant'anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C'è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità. Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all'ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l'INPS ha creato con gestione a tassazione separata. Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell'arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati. Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell'Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l'anno.
Per questo motivo, chiediamo che la Camera si esprima su questo punto e vogliamo davvero dire che non c'è nulla, ma proprio nulla, di demagogico in questa nostra proposta (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).
PRESIDENTE. Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Borghesi n. 9/Doc. VIII, n. 6/5, non accettato dal Collegio dei questori.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498).
La cosa che mi lascia perplesso che questa notizia e' passata in sordina, i giornali - se pubblicata - l'hanno inserita tra la Rubrica L'idraulico che c'e' in te e La relativita' ristretta come quando e perche'.
venerdì 1 ottobre 2010
AnnoZero Crisi Di Regime 30 Settembre 2010
Seconda puntanta di AnnoZero. Un giorno dopo che Berlusconi ha ottenuto la fiducia.
Riassunto:
Riassunto:
Indipendentemente dall'esito del voto sulla fiducia, la crisi si sta rivelando una crisi di sistema. "Bisogna smetterla di pensare che si tratti di un teatrino, l'incompatibilità tra Fini e Berlusconi è politica, l'incompatibilità nel PD è politica. Sono contraddizioni politiche serie" ha detto il filosofo Massimo Cacciari. "Le imprese e i cittadini stanno esaurendo la loro pazienza" denuncia la Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, chiedendo interventi più decisi per affrontare la crisi economica. Il Paese può permettersi in questo momento un governo debole? Ospiti in studio Il coordinatore del PDL e ministro della Difesa Ignazio La Russa, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e l'imprenditore Diego Della Valle
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