martedì 11 marzo 2008

Io, l'uomo nero


Pierluigi Concutelli si racconta a Giuseppe Ardica.

Una vita tra politica, violenza e galera.

Concutelli è il comandante militare del movimento politico Ordine Nuovo, l'organizzazione neofascista tra le più pericolose nel panorama dell'eversione politica. Poco meno di vent'anni prima, era un ragazzino che faceva a botte per la politica; simpatie neofasciste, coltivate all'ombra dei reduci della Repubblica Sociale Italiana, gli sconfitti dalla storia e dalla guerra. Il primo arresto arriva nell'ottobre del 1969, ma è nel 1975 che avviene il salto verso la lotta armata. Pochi giorni dopo il delitto Occorsio è la volta della rapina al Ministero del Lavoro. È un colpo che gli serve per finanziare la lotta armata. Ma si aprono le prime crepe. E la notte del 13 febbraio del 1977.1 poliziotti circondano un palazzo nel centro storico di Roma e arrestano l'uomo che si trova nell'appartamento. Concutelli, 33 anni, è in trappola: in manette, davanti alle telecamere della Rai si dichiara prigioniero politico. Su di lui pioveranno quattro ergastoli. Da quel momento per trent'anni, conoscerà solo il carcere. Di galera, per la prima, volta uscirà nel 2003. A 59 anni.


Mi aspettavo qualcosa di diverso. Interessante lo spaccato di vita di quegli anni ma qualcosa non mi ha convinto completamente. Forse il continuo rimarcare di Concutelli che ha evitato stragi, ha salvato persone e cosi via.

I fatti sono molto interessanti soprattutto per un ignorante come me che di quel periodo conosce a mala pena il caso Moro.

Vi consiglio comunque di dargli una letta.

Prima magari guardatevi l'intervista a Pierluigi Concutelli sulla La7.



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